Tutto quello che non sai sulla radice cinese del rabarbaro e come cucinarla.
Il rabarbaro è tra le piante preferite della cucina cinese ed è indicato come vegetale curativo. Aromatizzante, digestivo, depurativo, lassativo e rinfrescante dell’organismo, viene usato per le sue proprietà antinfiammatorie, antibatteriche e antimicotiche.
Potrebbe ricordare il sedano, ma non confondiamolo: esistono oltre 50 tipi diversi, ma ricordiamoci che solo le sue coste sono edibili.
Perché usare il rabarbaro
Il rabarbaro è molto utile per regolarizzare l’intestino, aiuta sia la digestione ma spesso è usato come lassativo nei casi di stitichezza cronica: quindi meglio non abusarne. Contiene una gran varietà di minerali e vitamine del gruppo B, vitamina e vitamina K oltre a polifenoli, dei potenti antiossidanti.
Come scegliere il rabarbaro
Ricordiamoci di fare una buona scelta: un rabarbaro tendente al rosso avrà un gusto più dolce e risulterà anche più fresco. Ricordatevi di eliminare le foglie, che non sono commestibili e non si possono usare in nessuna preparazione. Si consuma fresco da aprile a fine autunno, anche se non consigliamo di comprarlo nei mesi più caldi, quando la pianta soffre e le sue proprietà sono ridotte al minimo.
Come usare il rabarbaro in cucina
Il retrogusto del rabarbaro è tendente all’amarognolo ma in realtà in cucina viene usato per marmellate, confetture e chutney da abbinare a formaggi o alle carni rosse, sostituisce con facilità tante preparazioni più zuccherine ed è quindi indicato per chi ha problemi di glicemia alta. In alternativa grazie all’ottimo potere anti infiammatorio consigliamo di consumare due tazze di infuso al giorno nei periodi di particolare stress, mattina e sera. Lo si trova polverizzato in erboristeria. Con la radice della pianta, certo con meno proprietà di quelle sopra descritte, si può realizzare un ottimo liquore al rabarbaro, conosciuto da sempre come ottimo digestivo.