Il 6 aprile è la giornata dedicata a un must della cucina italiana: la pasta alla carbonara.
Il 6 aprile è il Carbonara Day e si celebra uno dei primi piatti italiani più amati: la carbonara. Un evento mediatico creato dai pastai di Unione Italiana Food e l’adesione di IPO, International Pasta Organization. La carbonara è il piatto più richiesto nel food delivery, e la sua origine è davvero curiosa.
La ricetta della carbonara
Spaghetti soprattutto, ma anche maccheroni e mezze maniche, con uova, guanciale, pecorino e pepe. Questi oggi gli ingredienti della mitica pasta alla carbonara, alla quale adesso è stato dedicato un evento mediatico che ha riscosso un enorme successo, il Carbonara Day. Sulla paternità della carbonara si rivendicano origini laziali, ma la verità in merito alle origini rivela aneddoti inaspettati.
Le origini della carbonara
Un giovane cuoco di origini bolognesi, Renato Gualandi venne convocato il 22 settembre 1944 per preparare un pranzo in occasione dell’incontro tra l’Ottava Armata inglese e la Quinta Armata americana nella Riccione appena liberata. Qui, adoperandosi con gli ingredienti delle razioni militari statunitensi, ovvero bacon , crema di latte, formaggio e polvere di rosso d’uovo, creò la prima carbonara. In seguito Gualandi divenne cuoco delle truppe alleate a Roma dal settembre del ’44 all’aprile del ’45 e fu allora che il piatto si diffuse e divenne popolare nella capitale.
L’evoluzione della carbonara
La ricetta della carbonara diventa ufficialmente nazionale con la sua pubblicazione nel ricettario di Luigi Carnacina “La grande cucina” del 1960. Qui il guanciale di maiale sostituisce la pancetta. E la panna sarà presente fino agli anni ’80 con quantità anche importanti.
Sopravviveranno poi diverse varianti della ricetta, con aggiunta di ingredienti quali vino, aglio, cipolla, prezzemolo, peperone, pepe e peperoncino. Ma a partire dagli anni ’90 tutti questi ingredienti andranno via via eliminati costruendo un’unica ricetta composta dei tre ingredienti che oggi tutti conoscono: uovo, pecorino, guanciale e pepe