Si chiama anche cavolo kale ma è una varietà completamente nostrana, non deve trarre in inganno il suo nome. In voga negli ultimi anni, usato a volte come sostituto dei cereali nelle diete low carbo, ha tantissime proprietà antiossidanti.
Conosciuto comunemente come cavolo nero per le sue foglie dal colore verde scuro e dall’aspetto arricciato, è un’ottima fonte di molecole dall’attività antiossidante come le vitamina A, vitamina C e vitamina E. Ma, sebbene in minore quantità, anche le vitamine del gruppo B e l’acido folico, fondamentale per la sintesi del DNA e la produzione dei globuli rossi. Il cavolo kale è particolarmente consigliato durante la gravidanza perché aiuta lo sviluppo del sistema nervoso del bambino.
Inoltre, il cavolo nero è una fonte importante di calcio (che insieme alla vitamina K presente nel kale – già preziosa per la coagulazione del sangue – aiuta a proteggere le ossa), di zinco (utile per il buon funzionamento delle difese immunitarie) e di ferro (indispensabile per trasportare l’ossigeno nel sangue). Un piccolo trucco in cucina per aumentare la disponibilità del ferro per il corretto assorbimento corporeo, è quello di condire il cavolo kale con qualche goccia di limone, che ne facilita l’assorbimento. Si tratta quindi di un alimento ricco di micronutrienti a sole 35 kcal per 100 g di prodotto, per questo consigliato in tutte le diete.
Un consiglio in cottura: bisogna eliminare la costa verde centrale, perché troppo dura per essere mangiata, e al contrario bisogna stare attenti a non cuocere troppo a lungo le foglie. Bastano 3 minuti per non perdere tutte le numerose qualità nutritive e poi consigliamo di fermare la cottura trasferendolo immediatamente in acqua e ghiaccio, se non vogliamo mangiarlo subito.