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Come conservare in modo corretto le patate

Le patate sono uno degli ortaggi più versatili e amati da grandi e piccini, nonché un vero e proprio salvavita per le sere in cui ci sembra di non avere proprio niente nel frigo. Un loro grande pregio è sicuramente quello di conservarsi in buono stato molto a lungo: addirittura qualche mese, se conservate in modo ottimale.

Ma come conservare le patate veramente al meglio, e far sì che durino il più possibile? Vediamolo insieme in questo articolo. 

Dove conservare le patate

Iniziamo col dire che le patate non vanno tenute nel frigo: il freddo fa infatti sì che marciscano più velocemente, e che gli amidi presenti si trasformino in zuccheri, alterandone gusto e consistenza. La temperatura di conservazione ideale sta fra i 4° e i 10°, mentre dagli 11-12° in su, con ogni probabilità inizieranno presto a germogliare.

Per evitare che ciò accada, è bene riporre le patate in un luogo fresco, asciutto, e lontano da fonti di luce e di calore. È inoltre importante che ci sia un buon ricircolo d’aria nel luogo in cui le conserviamo, per evitare che marciscano o facciano la muffa. Per questo motivo, evitate di riporle in sacchetti di plastica, preferendo invece carta, juta, retine o materiali che non favoriscano la formazione di umidità. 

Ricapitolando, alcuni luoghi ottimali per conservare le patate possono essere un armadietto in una stanza fresca, una cantina (purché non troppo umida) o un ripiano nel garage. Ovunque le conserviate, un altro consiglio è di tenerle separate dalla frutta, che ne accelera la maturazione.

Come capire quando le patate non sono più buone

Vi sarà sicuramente capitato di aprire il vostro sacchetto di patate e trovarne qualcuna germogliata, macchiata o non più soda. Spesso questi sono appunto gli effetti di un’esposizione al sole o a un calore eccessivo. 


In generale, se le macchie o i germogli non sono molti e la consistenza rimane ancora soda, possiamo salvare gran parte della patata. Basterà togliere con cura la buccia e tagliare le parti sottostanti i germogli e le macchie, facendo in modo che tutte le parti con un colore o una consistenza anomale vengano rimosse.

Se invece le nostre patate hanno un aspetto grinzoso e sono molli o molto secche al tatto, è meglio evitare di mangiarle del tutto. Potrebbero infatti aver sviluppato delle sostanze tossiche per il nostro organismo. 

Consigliamo in ogni caso di controllare spesso le patate nella nostra dispensa, in modo da poter trovare subito quelle che stanno andando a male, per poterle separarle dalle altre e sostituire il sacchetto in cui le conserviamo.

Conservare le patate tagliate o sbucciate

E le patate già tagliate? In generale, consigliamo di evitare di lavare, sbucciare o tagliare le patate se non avete intenzione di cucinarle entro breve tempo, per evitare che prendano aria e vadano a male velocemente. 

Se per qualche motivo avete già tagliato delle patate ma non avete intenzione di consumarle, potete conservarle in acqua fredda e sale, lasciandole esposte all’aria il meno possibile per evitarne l’ossidazione. Ma attenzione! Vanno comunque cucinate entro un giorno al massimo. 

Per quanto riguarda la congelazione, le patate non vanno messe nel freezer da crude, ma solo dopo essere state cucinate. Se perciò vediamo che la nostra scorta di patate sta cominciando ad andare a male o germogliare, un modo per non doverle buttare (o consumare immediatamente) può essere preparare qualche buon piatto a base di patate e conservarlo nel freezer.

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