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Come leggere le etichette alimentari: Guida per una spesa consapevole

Quando acquistiamo un alimento, spesso non prestiamo attenzione alle informazioni riportate sull’etichetta del prodotto. Tuttavia, sapere come leggere le etichette degli alimenti può essere fondamentale per fare scelte consapevoli riguardo la nostra alimentazione, per la nostra salute e anche per l’ambiente. 

Oggi impareremo come leggere le etichette e come decifrare le informazioni presenti sui prodotti alimentari, scoprendo quali sono le informazioni più importanti da ricercare e quali sono gli elementi che dovremmo evitare. Conoscere questi aspetti ci aiuterà a fare scelte più informate e consapevoli sul cibo che acquistiamo e mangiamo.

In particolare ci focalizzeremo su come leggere le etichette dei prodotti preconfezionati che, come l’etichettatura in generale, è disciplinata dal Regolamento europeo 1169/2011.

Quali sono le voci principali* di cui è composta l’etichetta di un alimento? 

  • data di scadenza
  • peso
  • elenco degli ingredienti
  • valori nutrizionali 

Andiamo ad analizzarle una per una:

Data di scadenza 

Per quanto possa sembrare il più semplice tra i dati indicati su un’etichetta, la giusta comprensione della data di scadenza non è da sottovalutare. Infatti, secondo un’inchiesta di Altroconsumo.it, svolta nel 2020, solo il 37% degli italiani comprende correttamente il significato delle date riportate sugli alimenti e l’importante differenza tra data di scadenza e termine minimo di conservazione (TMC).

Anche a causa di questa mancanza di comprensione ogni anno viene buttato all’incirca il 30% di tutto il cibo prodotto nel mondo, per questo è ancora più importante capire come leggere le etichette. 

Lo spreco alimentare è una problematica seria che ci riguarda da vicino e una non corretta lettura delle informazioni riportate sulla confezione porta spesso a buttare del cibo che in realtà è ancora commestibile. 

La data di scadenza viene indicata sulle confezioni degli alimenti tramite la dicitura “da consumarsi entro” seguita dal giorno e dal mese. Questa indicazione ci dice la data entro cui un alimento DEVE essere consumato

Basta pensare a quegli alimenti che potremmo definire come delicati, ad esempio i formaggi freschi o il pesce. Tutti prodotti che dal giorno successivo alla scadenza devono essere considerati come scaduti poiché l’assunzione potrebbe essere pericolosa per la salute.

Il “termine minimo di conservazione” o TMC è segnalato sul packaging con la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro” seguita da mese, anno e in alcuni casi dal giorno. 

Questa data indica fino a quando un prodotto alimentare (come la pasta, la farina, i biscotti) conserva le sue caratteristiche specifiche come le caratteristiche  nutrizionali, il gusto,l’ aspetto e l’aroma.

Peso

Per capire a pieno come leggere le etichette è molto importante controllare il peso netto/sgocciolato di un alimento dato che molto spesso i consumatori vengono ingannati dalle dimensioni delle confezioni. Un packaging di dimensioni ridotte può far sembrare un alimento poco calorico o poco abbondante, mentre quelli di dimensioni maggiori possono far sembrare il prodotto più conveniente in termini di prezzo. 

In realtà, le dimensioni delle confezioni non sempre corrispondono alle reali quantità di alimenti contenute al loro interno e possono essere fuorvianti per il consumatore. Questo sottolinea l’importanza di leggere attentamente le etichette degli alimenti per avere un’idea precisa di ciò che stiamo acquistando e consumando.

Ad esempio tra due barrette di cioccolata delle stesse dimensioni in cui la prima è venduta al prezzo di 1€ e la seconda a 0.90€ si potrebbe essere tentati di acquistare la seconda. La verità è che spesso e volentieri la prima sarà da 100g mentre la seconda da 60. 

Etichette ed indicazioni alimentari

Secondo quanto riportato da “Altroconsumo”, molte persone non leggono le etichette degli alimenti a causa delle dimensioni delle scritte, a volte troppo piccole per essere facilmente leggibili (57%), oppure perché richiedono troppo tempo (38%) o perché sono difficili da comprendere (23%). Questo dimostra quanto sia importante rendere le informazioni più visibili e comprensibili per il consumatore. Inoltre, la norma prevede che gli ingredienti siano elencati in ordine decrescente di quantità e che solo quelli presenti in quantità inferiore al 2% del peso totale possono essere indicati in modo casuale. Questo significa che leggere attentamente le etichette degli alimenti può aiutare a capire non solo gli ingredienti principali, ma anche quelli presenti in quantità minori.

Spesso un consumatore si trova davanti una lista di Indicazioni alimentari che può essere in alcuni casi chilometrica e in altri striminzita. Di norma è sempre preferibile scegliere quella in cui ci sono più ingredienti. 

Ad esempio è preferibile acquistare una spremuta d’arancia che riporti indicazioni come “100% spremuta di arancia” oppure “Spremuta di sole arance italiane” piuttosto che la semplice “spremuta di arance”.

Valori nutrizionali

Energia: 

Quando acquistiamo un prodotto alimentare, i tre elementi della tabella nutrizionale che guardiamo di solito sono il valore energetico, il contenuto totale di grassi e il contenuto totale di carboidrati, in quest’ordine. 

Tuttavia, ciò su cui dovremmo prestare maggiore attenzione sono i quantitativi di zuccheri semplici e di grassi saturi, che rappresentano i veri rischi per la nostra salute. Proprio per questo l’associazione dei consumatori chiede una maggiore chiarezza e semplicità nell’indicazione dei valori nutrizionali, per aiutare il consumatore a capire facilmente se un prodotto è salutare o meno. 

Proteine:

Le proteine sono molto importanti perché svolgono una funzione essenziale nel rinnovamento dei tessuti. Inoltre, costituiscono la maggior parte dei muscoli e regolano la loro contrazione.

In alcune situazioni particolari, le proteine possono anche fornire energia, ma in una dieta equilibrata questo ruolo è meno importante.

I nutrizionisti raccomandano di consumare durante il giorno una quantità di proteine pari al 15-20% delle calorie totali, ovvero circa 1 grammo di proteine per chilogrammo di peso corporeo. 

È molto importante ricordare che durante la crescita, la gravidanza e l’allattamento, il fabbisogno di proteine aumenta.

Carboidrati 

Sulle confezioni alimentari è obbligatorio indicare quanti carboidrati e zuccheri. A volte si può trovare anche la percentuale o la quantità di amidi (che sono carboidrati complessi).

I carboidrati sono la fonte principale di energia per il nostro corpo. Tuttavia, se ne assumiamo troppi, dopo averne usato una parte per l’energia, il nostro organismo li converte in grasso.

Solitamente si consiglia di assumere il 50-55% delle calorie giornaliere sotto forma di carboidrati, mentre l’apporto di zuccheri semplici dovrebbe essere limitato al 10-12%.

Grassi 

Sulle etichette dei prodotti alimentari, viene sempre indicato quanto grasso c’è in 100 grammi di prodotto. Talvolta, si può anche trovare la quantità o la percentuale di grassi insaturi, polinsaturi, acidi grassi trans e colesterolo, ma è più raro.

I grassi sono principalmente una fonte di energia per il nostro corpo, ma sono anche importanti per la regolazione ormonale e per isolare il corpo dal freddo.

In generale, si consiglia di assumere il 25-30% delle calorie totali sotto forma di grassi.

Esistono diversi tipi di grassi:

  • Saturi: sono i più pericolosi per la nostra salute e sono presenti soprattutto negli alimenti di origine animale. Nonostante siano necessari per il nostro organismo, è importante limitarne il consumo (non più del 10% delle calorie totali giornaliere).
  • Insaturi: sono presenti negli alimenti di origine vegetale e possono essere consumati con maggiore libertà.
  • Polinsaturi essenziali: sono particolarmente salutari e si trovano soprattutto nei pesci dei mari del Nord e negli oli vegetali. Proteggono il nostro organismo dalle malattie cardiovascolari, per cui è consigliabile sostituire la carne con il pesce almeno due o tre volte a settimana.
  • Trans: sono molto pericolosi per la nostra salute e si trovano raramente in natura. Sono invece ottenuti in laboratorio per migliorare le caratteristiche di un alimento. È importante limitarne il consumo il più possibile.

Fibre 

La fibra alimentare è quella parte degli alimenti di origine vegetale che non viene digerita dall’intestino tenue, ma arriva intatta nell’intestino crasso, dove viene parzialmente fermentata dai batteri intestinali. 

La fibra si divide in due categorie principali: la solubile e l’insolubile.

Quella solubile si scioglie nell’acqua e forma una sorta di gel nell’intestino, rallentando la digestione e l’assorbimento dei carboidrati e dei grassi. In questo modo, aiuta a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue e a prevenire malattie cardiovascolari. 

Alimenti ricchi di fibra solubile includono avena, orzo, frutta, legumi e semi di lino.

La fibra insolubile, invece, non si dissolve nell’acqua ed è presente soprattutto nei cereali integrali, frutta secca e verdure. Questa fibra ha un effetto “spazzino” nell’intestino, aumentando il volume delle feci e accelerando il transito intestinale. In questo modo, previene la stitichezza e riduce il rischio di malattie dell’apparato digerente.

È importante assumere abbastanza fibra nella dieta per mantenere una buona salute intestinale e prevenire problemi come la stitichezza, le emorroidi e il cancro al colon. La quantità raccomandata di fibra al giorno è di circa 20-35 grammi, con un rapporto di 3 parti di fibra insolubile per ogni parte di fibra solubile. Per i bambini, la quantità varia in base all’età, con una base di 5 grammi al giorno più 1 grammo moltiplicato per l’età.

Sodio 

Anche se il sodio è un nutriente importante, è importante evitare di usarlo troppo spesso, soprattutto se si soffre di ipertensione.

Il sodio è uno degli elementi che compongono il sale da cucina e di conseguenza, lo troviamo in grandi quantità nella nostra alimentazione.

Per gli adulti in buona salute, la quantità giornaliera raccomandata di sodio varia da 575 a 3500 mg al giorno, il che equivale a circa 1,5-8 grammi di sale.

N.B. *L’’etichetta alimentare completa di un prodotto preconfezionato deve citare obbligatoriamente (art. 3 D.lgs 109/92):

  • Denominazione di vendita
  • Elenco degli ingredienti
  • Termine minimo di conservazione o data di scadenza
  • Nome, ragione sociale o marchio depositato, e la sede del fabbricante o del confezionatore o di un venditore residente nella UE
  • Sede dello stabilimento
  • Quantità netta o quantità nominale di produzione o confezionamento
  • Titolo alcolometrico volumico effettivo per le bevande aventi un contenuto alcolico >1,2%
  • Lotto di appartenenza
  • Modalità di conservazione ed eventualmente utilizzo
  • Quantità di taluni ingredienti o categorie di ingredienti oppure se ne è presente uno caratterizzante.

Inoltre, secondo l’art. 9 del Reg. UE 1169/2011, devono essere riportati obbligatoriamente anche:

  • Qualsiasi ingrediente o coadiuvante tecnologico ancora presente nel prodotto (come nei preincartati) che provochi allergie o intolleranze
  • Paese di origine e luogo di provenienza
  • La dichiarazione nutrizionale, che deve riportare le seguenti diciture:
  • il valore energetico;
  • la quantità di determinati nutrienti che rientrano nella composizione, i lipidi, i grassi saturi, nonché una dicitura specifica per zucchero e sale.

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