Per molti una giornata non può iniziare senza il suono gorgogliante di una caffettiera che diffonde in tutta la casa un confortante aroma di caffè. La moka è un accessorio che rimanda alla nostra tradizione ed è presente nella maggior parte delle cucine italiane. A volte però capita che la caffettiera non riesca a dare il meglio di sé, e ciò è spesso dovuto a una semplice questione di pulizia. Ma allora è vero che la moka andrebbe lavata? E se sì, qual è il modo corretto per pulirla? Scopriamolo insieme.
Pulizia della moka, tra falsi miti e verità
Esistono due scuole di pensiero: da una parte c’è chi ritiene che la moka non debba mai essere lavata, perché solo in questo modo l’aroma del caffè non rischia di disperdersi, dall’altra chi sostiene che per ottenere un caffè a regola d’arte sia indispensabile pulirla regolarmente. A chi dobbiamo credere? La cucina italiana, si sa, è attraversata da falsi miti e uno fra questi ha a che fare proprio con la pulizia della moka. Fughiamo subito ogni dubbio, quindi: non è in alcun modo vero che per preservare l’aroma del caffè non si debba mai lavare la moka. Al contrario, è proprio un’inadeguata pulizia di quest’ultima a compromettere il sapore della miscela, rischiando che il caffè sappia di bruciato o addirittura di rancido. In conclusione, quindi, è necessario lavare la moka con costanza e cura, affinché gli oli e i grassi del caffè non si depositino sulle pareti della caffettiera fino a ossidarsi e bruciarsi.
Quindi come si lava la moka?
Alla moka andrebbe riservata una pulizia quotidiana, perché solo in questo modo si può ottenere un caffè a regola d’arte. Come fare, allora, per pulirla? In termini generali, è importante non usare prodotti aggressivi, che rischiano di alterare l’aroma del caffè. Non usate mai, quindi, saponi o detersivi per piatti e non lavate la moka nella lavastoviglie, perché questo potrebbe lasciare un sapore poco gradevole nella caffettiera e guastare il sapore del caffè. Inoltre, per scongiurare il rischio di un eccessivo accumulo di calcare, sarebbe preferibile utilizzare acqua filtrata o in bottiglia, sia durante la preparazione del caffè sia per quanto riguarda la pulizia.
Per una pulizia quotidiana è sufficiente lavare la caffettiera sotto l’acqua corrente tiepida o calda, così da eliminare eventuali residui di caffè o incrostazioni, e asciugare poi bene tutti i pezzi con un panno pulito. Rimontate poi la moka solo quando ogni sua parte sarà asciutta, altrimenti vi resterà dentro dell’umidità e questo potrebbe provocare condensa e cattivi odori. Infine, dopo esservi premurati di aver asciugato con cura la caffettiera, riponetela in una zona asciutta e arieggiata della cucina.
Per una pulizia profonda
Per ottenere una moka splendente e sempre funzionante, è importante dedicarle periodicamente (una o due volte al mese) una pulizia più profonda. Uno dei rischi maggiori è che, con il tempo, si accumuli troppo calcare, generato dal frequente passaggio dell’acqua. Per risolvere questo problema vi basterà semplicemente riempire di acqua il serbatoio e aggiungere 2 cucchiaini di bicarbonato di sodio, che ha la funzione di detergere in profondità. In alternativa, potete anche utilizzare l’aceto bianco (nello specifico, 1 parte di aceto e 2 parti di acqua), un prodotto naturale dalle proprietà altrettanto deodoranti e detergenti. Dopo aver preparato la miscela, mettete la moka sul fornello e aspettate che il liquido salga nella parte superiore, poi fate riposare per 15 minuti, svuotate la caffettiera e ripetete l’operazione un paio di volte utilizzando solo l’acqua. Se durante questo procedimento alcuni fori della piastrina filtro dovessero risultare leggermente otturati, utilizzate uno spillo o uno spazzolino a setole delicate per liberarli.
Per ridare brillantezza alle parti esterne della caffettiera, invece, pulite quest’ultima in profondità imbevendo una spugna con un po’ di aceto bianco, poi sciacquatela sotto l’acqua corrente e fatela asciugare.
Ricordatevi, inoltre, di pulire anche la guarnizione in gomma, posta tra il filtro e la parte superiore della moka. Per compiere questa operazione vi servirà, ancora una volta, l’aceto. Imbevete quindi con quest’ultimo un panno e pulite con cura la gomma. Se doveste rendervi conto che è troppo usurata o bruciata, sostituitela con una nuova.
E se la moka è nuova? Come va pulita?
Abbiamo visto che è importante pulire la moka dopo ogni utilizzo e che è altrettanto fondamentale igienizzarla periodicamente più a fondo per eliminare i residui di calcare. Come bisogna comportarsi, invece, con una moka appena acquistata? Anche in questo caso, prima di poterla utilizzare, bisogna eseguire dei piccoli “riti” di pulizia. Prima di tutto, lavate bene la caffettiera con l’acqua e fate andare la moka sul fuoco riempiendo il serbatoio solo di acqua, senza aggiungere il caffè. Infine, prima di poter utilizzare la caffettiera regolarmente, preparate almeno 3 caffè che non consumerete. Questo consentirà agli oli presenti nella miscela di creare una patina isolante sulle pareti della caffettiera: un passaggio fondamentale per far sì che i futuri caffè sprigionino tutto il loro aroma.
Concludiamo questo articolo con una nota dolce. Tra le ricette italiane per eccellenza che vedono come protagonista il caffè regna sovrano il tiramisù. Lasciatevi tentare dall’avvolgenza di questo inimitabile dolce al cucchiaio nella sua versione più tradizionale (https://www.chefincamicia.com/ricette/tiramisu) oppure provate questa alternativa golosa con il pistacchio (https://www.chefincamicia.com/ricette/tiramisu-pistacchio): non ve ne pentirete!