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Curry, di quale spezie è composto?

Sai come cucinare il curry e da quale spezie è composto? Ti sveliamo non solo le nostre ricette preferite, ma anche qual è la miscela segreta Chef in Camicia.

 

Il curry si presenta come una polvere dal colore giallo carico, tendente all’arancione, profumata e piccante. Ed è considerato il re delle spezie e il suo nome deriva dalla traslitterazione in inglese del termine hindi turkarri che significa stufato. Arriva in Europa durante il periodo del colonialismo e la prima tappa è l’Inghilterra attraverso i mercanti della Compagnia delle Indie.

 

Le varianti del curry

La miscela di spezie del curry presenta delle varianti, nei Paesi asiatici vengono aggiunte spezie differenti in base all’effetto che si vuole ottenere, ma non può mai mancare la curcuma.

 

La curcuma nel curry

Il caratteristico colore giallo aranciato è dato dalla curcuma, ingrediente dominante nella composizione del curry. Una spezia che trasferisce al curry le sue proprietà antiossidanti, antibatteriche, antidolorifiche e antitumorali, rendendolo efficace e benefico per la nostra salute.

 

 

La composizione Occidentale del curry 

Nella composizione standard diffusa in Occidente non possono mancare cumino, coriandolo e pepe nero. Le proprietà digestive e depurative del cumino, quelle antispasmodiche e antistress del coriandolo, unite alla capacità del pepe di influire sulla prosperità mentale, rendono il curry ancora più interessante come elisir di benessere.

 

Curry mild, hot, very hot

In alcune miscele vengono anche usati: cannella, chiodi di garofano, noce moscata, zafferano, cardamomo, tamarindo, peperoncino. La presenza o meno di quest’ultimo, e la quantità, fanno sì che ci siano tre diversi tipi di curry: mild, hot e very hot. Il mild è il più delicato e anche il più comune sul mercato: generalmente si trova in polvere.

 

 

Le proprietà del curry

Le spezie che lo compongono apportano al curry diversi benefici e lo rendono ricco di proprietà ad azione terapeutica. Ha effetti depurativi e lenitivi sul sistema digerente, regola le funzioni intestinali, allevia l’affaticamento, ha un’azione antibatterica, antinfiammatoria e antivirale, contrasta l’invecchiamento cellulare, ha proprietà antiossidanti e protegge dalle malattie cardiovascolari.

 

Non esagerare con il curry

Però occhio a non esagerare con il curry perché, come spiegano alcuni nutrizionisti, il troppo storpia e un consumo eccessivo può causare cistiti o problemi legati all’apparato digerente, quali reflusso, gastrite, nausea, infiammazione dell’ulcera.

 

 

 Come usare il curry in cucina

Il curry in cucina serve soprattutto per esaltare un piatto. Che sia a base di carne, pesce, verdure, poco importa, questa spezia agisce come insaporitore arricchendo la preparazione di profumi e gusto. È molto utilizzato nella cucina indiana in piatti cult come il chicken tikka masala o i samosa, ma il suo utilizzo è diffuso anche in Occidente. Sicuramente tra i piatti più gettonati ci sono: il pollo al curry, il riso basmati al curry, il cous cous, il dahl di lenticchie al curry, le polpette vegetariane al curry, i gamberi al curry, nonché le numerose salse miscelate con questa spezia e servite in accompagnamento ai secondi.

 

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