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Ferdy Wild: un miele di estrema montagna

Qual è il segreto del miele di Ferdy Wild? Il primo, esser prodotto in altissima montagna. Ma non è l’unico.

Tra i meravigliosi prodotti che nascono nella natura incontaminata dell’agriturismo Ferdy, oltre ai formaggi, c’è il miele. Fino a poco tempo fa il miele veniva prodotto nel boschetto dietro l’agriturismo, dai fiori di tarassaco, millefiori, tiglio, acacia e castagno.

 

Il miele di alta quota

Ferdy e Manuel, però, lanciano una sfida: un miele ad alta quota, a 1500 mt., in Val d’Inferno, lontano dall’inquinamento della vita a quote più basse. Le arnie rimangono per un mese e mezzo posizionate ad alta quota, le api saccheggiano il cibo sulle cime più alte e poi ritornano. Nasce un nettare prezioso e dal valore artigianale unico, al profumo dei fiori e delle erbe di montagna, dalle enormi proprietà nutritive e dall’aroma caramellato, adatto a ogni tipo di ricetta in cucina come quella degli gnocchi all’agro del Ferdy con il miele di tarassaco.
 

 

Il miele, un super alimento

Il miele è il super alimento che tutti noi conserviamo nelle nostre dispense: è il rimedio della nonna per eccellenza, completamente naturale, di cui l’Italia è una rinomata produttrice. È ricchissimo di nutrienti, sali minerali e enzimi, è altamente energetico, grazie al glucosio e al fruttosio, gli zuccheri in esso contenuti. Può essere un’alternativa naturale allo zucchero raffinato. Le sue proprietà sono innumerevoli per l’organismo umano (ogni tipo di miele ha le sue): può favorire il corretto funzionamento dell’ apparato gastrointestinale, è un antibatterico e disinfettante, è un ricostituente e un rilassante.

 

Come si produce oggi il miele

L’apicoltura è un lavoro di amore e dedizione. Le api vanno curate tutto l’anno, in particolare in primavera, aprile circa, quando avviene la raccolta del nettare, un’operazione abbastanza complessa per l’apicoltore che deve far attenzione al nutrimento stesso delle api, all’umidità del nettare e anche a eventuali nemici di questi laboriosi insetti. Con il termine smielare si indica proprio l’attività di raccolta del miele maturo

La conseguente operazione di estrazione dei melari (parti che costituiscono l’arnia) avviene aiutandosi con un soffiatore, per far allontanare le api. Si passa alla disopercolatura, attraverso macchinari appositi, cioè la rimozione della membrana di cera impermeabile dei favi. Segue la smielatura, i telai presenti nelle arnie vengono inseriti nello smielatore manuale o elettrico con un meccanismo a centrifuga. Il miele viene messo a riposo per 2 o 3 settimane in decantatori di acciaio inox e poi riposto in vasetti di vetro.

 

 

L’importanza delle api

I numeri della produzione di miele sono indicatori della quantità e della qualità di vita delle api, insetti fondamentali per la vita sul nostro pianeta: la loro attività di impollinazione è necessaria alla nascita e sviluppo della vegetazione e dei suoi frutti, del loro processo di fotosintesi che produce ossigeno, senza la quale gli uomini, beh, il resto è noto.  Sono sentinelle della contaminazione dell’aria che respiriamo, dei cambiamenti climatici e dell’ecosistema, più inquinato è meno abitabile risulta per loro e anche per noi.

 

  

Il miele in cucina

Il miele è anche un ottimo alleato in cucina e lo puoi utilizzare non soltanto per preparare deliziosi dessert come i french toast o tiramisù ai marrons glacé, ma anche per glassare la carne (petto di pollo) o il pesce, ad esempio lo sgombro teriyaki di Chef Hiro.

 

 

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