Conoscere, capire, creare. Le “tre c” di Flavio Angiolillo per il cocktail perfetto.
Se vi dicessero che esiste il cocktail perfetto per avere successo, ci credereste? Flavio Angiolillo, barman e imprenditore, ha trovato il mix perfetto.
La storia di Flavio Angiolillo
Classe 1984. Mamma francese. Papà italiano. Flavio Angiolillo nasce a Roma, ma si trasferisce in Francia quando aveva un anno. Il suo sogno da adolescente era diventare un calciatore professionista, diventare come Zinédine Zidane, ma dopo aver fatto i conti con la realtà comincia a lavorare in cucina a 16 anni. Ma la cucina non soddisfaceva Flavio, perché non aveva rapporto con i clienti. E da lì comincia la sua carriera in sala che lo porta nella brigata di Alain Ducasse e poi di Gordon Ramsey. Ma è il trasferimento ai Caraibi a cambiare la sua vita.
Come nasce l’amore di Flavio Angiolillo per i cocktail
Quando arriva ai Caraibi, Flavio capisce perché non era soddisfatto nemmeno del lavoro in sala: aveva sì il rapporto con i clienti, ma vendeva le creazioni degli altri. Lì vede i barman divertirsi a preparare cocktail e così capisce quale sarebbe stata la sua strada: creare e vendere le sue creazioni, come i bartender, il lavoro perfetto se si ama il mondo della ristorazione.
Flavio Angiolillo e il suo sogno italiano
Un lavoro perfetto che Flavio decide di incominciare in Italia, non solo per tornare nel paese dove è nato, ma anche per imparare il mondo di vermut, bitter e amari e per conoscere i cocktail più famosi come il Negroni, lo Sbagliato o l’Americano. Dopo tante porte chiuse in faccia perché non conosceva l’italiano, non si arrende e ricomincia nelle retrovie.
Flavio Angiolillo alla conquista di Milano
Un secondo periodo di gavetta che ha temprato ancora di più Flavio, nonostante la delusione del suo primo locale che non ha avuto successo. Una tenacia premiata dal trionfo dei locali che ha aperto dal 2011: Mag Cafè, 1930 (44esimo posto tra i 50 migliori bar al mondo) LINK ARTICOLO 1930, Backdoor43 (cocktail bar più piccolo al mondo), Iter e Barba.
Il cocktail preferito di Flavio Angiolillo
Ma cosa piace bere al barman più famoso di Milano? Il cocktail preferito di Flavio Angiolillo è Giappone, creato al Mag: gin con infusione di shiso, ginger beer, lime spremuto, sciroppo di salvia, qualche goccia di assenzio e di cardamomo. E da preparare? Il Manhattan, perché si può variare in base ai gusti dei clienti.
Il bartender perfetto? Le regole di Flavio Angiolillo
Secondo Flavio Angiolillo un buon bartender non deve solo essere bravo a miscelare cocktail, ma soprattutto deve capire i propri clienti, sapere a chi proporre cosa. Per avere il mix perfetto deve continuare a fare ricerche, viaggiare, vedere cosa succede nel mondo, leggere, continuare a imparare, studiare nuovi prodotti e nuove tendenze. Vuoi scoprire qualche trucco? Iscriviti al corso Acadèmia di Flavio Angiolillo!