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Friselle: origini e abbinamenti

Le friselle pugliesi sono golose in ogni periodo dell’anno e deliziose con ogni condimento (anche da sole). Ma come sono nate? E qual è l’abbinamento perfetto?

 

Le friselle pugliesi sono il simbolo delle estati salentine (anche se non si mangiano solo con il caldo). Alzi la mano chi non ha mai mangiato una frisella con pomodori e basilico! Ma sai qual è la loro origine e come abbinarle? Scoprilo insieme a noi.

 

Come nascono le friselle

Le friselle pugliese sono nate per ottimizzare l’energia dei forni di una volta perché per, poter cuocere il pane, dovevano essere portati a 400°C. Dopo la prima cottura il forno perde gran parte del calore e, se si volesse utilizzare di nuovo, bisogna tenerlo “vivo”. Ecco come nascono le friselle: vengono messe in forno per non disperdere il calore.

 

Le tipologie di friselle

Le friselle possono essere fatte di farina di grano duro, di orzo o miste, ovvero le friselle integrali. L’impasto, costituito da farina, acqua e sale, è del tutto simile a quello del pane, ma con un 10% in meno di acqua. Il lievito madre, di solito 200-220 grammi per ogni chilo di farina, è obbligatorio. 

 

Come fare le friselle

Come fare le friselle quindi? Dopo aver preparato l’impasto e averlo lavorato bene, dividilo in pezzi e forma delle ciambelle con un diametro da 8 a 12 centrimetri. Dopodiché disponile a coppia in una leccarda di rame e mettile in forno dopo aver infornato il pane. Data la dimensione minore cuociono in minor tempo e di conseguenza vanno vanno estratte prima. Durante la prima cottura sviluppano una crosta dura, ma all’interno restano ancora molto morbide.

 

Come condire le friselle

Sei indeciso su come condire le friselle? Siamo sicuri che queste ricette Chef in Camicia ti faranno venire l’acquolina in bocca! Ecco alcune idee:

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