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Le guide gastronomiche italiane, dalle prime edizione cartacee al web

Scopri con Chef in Camicia quali sono le più importanti guide gastronomiche italiane e quando sono nate.

 

Le guide gastronomiche, se prima erano prodotto d’élite, oggi hanno grande successo popolare. Dalla carta stampata al web, la consultazione delle guide ai ristoranti e affini è diventata una pratica comune e sempre più diffusa. Ma quando nascono in Italia le guide più autorevoli?

 

Guide gastronomiche italiane

 

 

Cosa sono le guide gastronomiche

Le guide ai ristoranti sono sempre state uno strumento importante per chi opera nel settore della comunicazione enogastronomica, ed un’aspirazione per chi è operatore della ristorazione. L’uscita annuale delle guide è infatti molto attesa perché in esse sono inseriti i locali in cui si mangia meglio. Le guide sui ristoranti possono decretare il successo di un locale, ed è per questo che i ristoratori più attenti ambiscono ad essere inseriti tra le pagine delle guide.

L’Italia vanta guide più guide autorevoli quali quelle del Gambero Rosso, L’Espresso ed il Golosario.

 

Il Gambero Rosso

La più produttiva riguardo al numero di pubblicazioni è quella del Gambero Rosso, che dedica più uscite all’anno a volumi che parlano dei migliori street food, pizzerie, bar e molto altro, oltre alla selezione sui migliori ristoranti d’Italia.

Il Gambero Rosso nasce come un supplemento di otto pagine all’interno del quotidiano Il Manifesto, uscito per la prima volta il 16 dicembre del 1986. Il nome deriverebbe dall’ “osteria del Gambero Rosso” del libro di Collodi, dove il Gatto e la Volpe portarono a cena Pinocchio.  E’ grazie al Gambero Rosso che ha avuto grande diffusione l’associazione “ARCI Gola”, divenuta successivamente Slow Food.

Nel 1987 nasce la srl Gambero Rosso Editore che pubblica, insieme con Slow Food, la guida “Vini d’Italia“, curata da Daniele Cernilli e Carlo Petrini, che diventa in breve tempo una delle più autorevoli guide dei vini italiani, sia a livello nazionale che internazionale. Nel 1990 nasce la guida “Ristoranti d’Italia” del Gambero Rosso, ed anche questa diverrà ben presto una delle tre prime guide del settore insieme con la Guida Michelin e L’Espresso. Dal 1999 è attivo Gambero Rosso Channel, un programma televisivo di grande riscontro. Ed oggi grande affluenza hanno il sito web e tutti i canali social.

 

Guide gastronomiche italiane

 

 

L’Espresso

La Guida Ristoranti d’Italia de l’Espresso esce una volta l’anno, con un unico volume. La guida esplora ogni tipo di cucina, da quella tradizionale alla creativa, dalla trattoria ai ristoranti più raffinati. Nasce nel 1979 e fino all’edizione del 2016 le valutazioni si esprimevano in ventesimi ma dal 2017 come unico parametro si afferma l’assegnazione dei cappelli, con un massimo di tre. Con il web si arricchisce di rubriche su itinerari, personaggi, eventi e molte nuove rubriche.

 

Il Golosario

Da 27 anni  avanti Il GolosariPaolo Massobrio portao, una guida che tratta a tutto campo l’enogastronomia italiana. Una sezione con oltre 2000 produttori a cui si aggiungono molte altre attività che spaziano dalle boutique del gusto alle gastronomie, dalle pasticcerie alle macellerie ai negozi di frutta e verdura, categorie apparentemente distanti ma tutte accomunate dalla ricerca nella qualità delle proposte e dalla professionalità dei loro artigiani. Di recente si aggiunge uno spazio ampio riservato alle cantine, che ne conta oltre cento.

Sebbene il supporto di app e siti web sia oggi imprescindibile per ognuna delle guide, la versione cartacea rimane il prodotto di maggiore prestigio.

 

Guide gastronomiche italiane

 

 

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