Ricche di vitamina A e betacarotene le pesche sono le regine dell’estate. Sì, perché donano un’abbronzatura sana e sono consigliate per proteggere la pelle dall’invecchiamento e dall’eccessiva esposizione al sole.
Varietà di pesche
Si dice pesca ma sono infinite le tipologie. Ecco le 10 più famose:
- a polpa gialla,
- bianca,
- nettarina,
- percoca,
- tabacchiera,
- merendella,
- di Bivona,
- tardiva di Leonforte e di Verona (nella provincia un comune, Pescantina, prende proprio il nome dalle amate pesche).
Pesche tabacchiera
Le più particolari sono senza dubbio la tabacchiera, detta anche saturnina o saturnia, riconoscibile per la forma piatta e schiacciata: diffusissima in Sicilia e nelle Marche. Una delle più particolari è quella di Bivona, di colore bianco con screziature rosse, viene dai monti Sicani, in Sicilia. La pesca di Verona è difficile da descrivere: questa varietà a marchio IGP in realtà indica 22 varietà diverse, accomunate dal luogo di origine. Rigidamente controllate in base alla pezzatura, colore, grado zuccherino e trasportate in appositi imballaggi per non alterarne le caratteristiche organolettiche, sono forse tra le più pregiate.
Proprietà delle pesche
La pesca è ricca di acqua sino al 90% e quindi viene utilizzata come rinfrescante, dissetante e ha persino come diuretico e con proprietà lassative utili contro stitichezza, calcoli renali e cellulite. Insomma la regina dell’estate! Ricca di vitamina C, con una sola pesca si copre il fabbisogno giornaliero del 15%. Attenzione, la pasta gialla è ricca di zuccheri e quindi è sconsigliata per i diabetici, a cui è meglio preferire quelle a pasta bianca. Avendo un basso potere calorico la pesca viene spesso utilizzata nelle diete dimagranti. Contiene inoltre sali minerali in quantità, primo tra tutti potassio (250 mg), poi fosforo, calcio, magnesio e anche ferro, tutti elementi fondamentali per recuperare i minerali che vengono persi durante la sudorazione in estate. Un avvertimento: all’interno del nocciolo della pesca vi è un seme che contiene una sostanza tossica, simile al cianuro, che la pianta produce per evitare di essere mangiata dagli animali.
Ricette con le pesche
Chi non ha mai provato la bontà delle pesche al vino? Ricorda la bevanda spagnola, tanto da essere chiamata anche la cosiddetta “sangria napoletana”. La varietà ideale è la pesca percoca, tipica di questi luoghi, e si può abbinare con vino bianco o rosso, a patto che sia molto freddo, proprio per rinfrescare nelle notti calde. Un’idea per variare questa “ricetta” è quella aggiungere le spezie, come cannella e chiodi di garofano, oppure un rametto di menta, per una nota profumata. Se scegliete di percorrere questa strada, però, ricordate di utilizzare un vino rigorosamente rosso. Altra ricetta conosciuta (e utilizzata) da sempre, è la golosa pesca sciroppata, ma ricordate, in questo caso non è certo indicata per la dieta!