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L’impatto ambientale della quinoa

La quinoa è un alimento molto salutare poiché particolarmente nutriente, ma vediamo i suoi impatti in termini ambientali, sociali e economici.

 

Un superfood è un alimento molto salutare poiché particolarmente nutriente, nello specifico, la quinoa è considerata tale poiché è una delle migliori fonti proteiche vegetali conosciute, è ricca di sali minerali, vitamine, lisina, metionina, carboidrati, antiossidanti e grassi insaturi.

 

 

La storia della quinoa

La storia della quinoa inizia almeno 7.000 anni fa nelle zone Andine del Sud America, soprattutto in Bolivia, Cile, Ecuador e Perù dove veniva (e viene) coltivata in altitudine fino a 5.000 metri sul livello del mare. Considerata sacra ai tempi dal popolo Inca, durante le conquiste spagnole la sua coltura fu proibita (anche brutalmente) a favore di quella del frumento. Nell’ultimo decennio la richiesta di questo pseudocereale (che in verità cereale non è, ma pianta alofita) è aumentata a tal punto da far istituire dall’ONU nel 2013, “l’anno internazionale della quinoa”, per celebrare il suo possibile “ruolo importante nell’eliminazione di fame, malnutrizione e povertà” (José Graziano da Silva, ex Direttore Generale della FAO).

 

Sostenibilità della quinoa

Come abbiamo visto, la coltura della quinoa rimase ai margini, parte della tradizione rurale dei paesi andini, fino all’arrivo del XXI secolo e della passione per i superfood. Ma siamo sicuri che la quinoa sia una botta di salute proprio per tutti? Vediamo come la quinoa in termini di emissioni, in termini sociali e di biodiversità, comporti problematiche.

 

mpatto ambientale della quinoa

 

Quinoa e inquinamento

Il trasporto della quinoa dai paesi Andini negli altri paesi, come quelli europei, comporta ingenti emissioni. L’incremento della domanda spinge i campesinos andini a coltivarne sempre di più, anche convertendo i terreni che prima erano dedicati all’allevamento di camelidi come lama, alpaca o vigogne, a discapito della rotazione tradizionale tra allevamento e coltivazione fondamentale per restituire carbonio e azoto al terreno, necessari per prevenirne la degradazione. Questo comporta la necessità da parte dei coltivatori di utilizzare fertilizzanti chimici, il che comporta, tra le varie cose, un aumento di emissioni di gas inquinanti.

 

La quinoa e le abitudini alimentari

L’aumento della domanda della quinoa e del suo costo, ha provocando grandi modifiche nelle abitudini alimentari di quelle popolazioni che si nutrivano regolarmente di essa, a discapito della qualità della loro alimentazione, che ora è incentrata su fonti di carboidrati più economiche e povere dal punto di vista nutrizionale come il frumento o il riso.

 

Quinoa e macchinari

L’incremento delle colture di quinoa, prima lavorate manualmente, ha reso necessario l’acquisto di macchinari da parte delle comunità, la maggior parte delle quali ora si ritrovano fortemente indebitate.

 

mpatto ambientale della quinoa

 

Quinoa e biodiversità

Delle oltre venti specie di quinoa conosciute, solo quattro sono protagoniste della richiesta dei paesi occidentali, questo rischia di far scomparire le meno richieste non solo da mercato, ma dai paesi stessi, provocando una grande perdita di biodiversità.

 

Quinoa Italia

Quella di Quinoa Italia è stata la prima quinoa ad essere coltivata in Italia: il progetto è quello di arricchire la rotazione colturale dei terreni impoveriti dalla dismissione della coltivazione della bietola da zucchero e, al contempo, quello di garantire standard qualitativi più elevati e un impatto ambientale più basso. Perché preferirla?

  • perché 100% italiana;
  • perché coltivata in assenza di pesticidi;
  • perché presente nella versione Biologica;
  • perché è Km 0;
  • perché è una scelta sostenibile sotto il profilo sociale, economico e ambientale.

 

 

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